Il nostro gruppo è partito ponendosi questa domanda:”Che differenza c’è tra un bravo psicologo laico e un bravo psicologo cristiano?”.
Ci siamo subito detti che forse questa domanda non ha senso e soprattutto non ha senso questa distinzione; non è questione di etichette, ma della comune visione dell’uomo che tutti noi professionisti abbiamo. In particolare oggi è riconosciuto che non esiste una scienza umana neutrale cioè priva di presupposti antropologici, culturali, valoriali ed anche la psicologia (e diverse scuole ne sono la conferma) parte sempre e comunque da una lettura della persona. L’essere diversi, il pensare in modo diverso è una necessità dalla quale non derivano per forza situazioni di contrasto. Quando ci si muove alla ricerca dell’altra faccia si realizza l’incontro e lo scambio; se ciò non accade perdurano la solitudine e l’attesa. Nel 1995 un piccolo nucleo costituito da psicologi, sacerdoti e suore ha pensato di “rendersi visibile” dichiarando la propria ispirazione cattolica. Abbiamo così esplorato il territorio formativo e professionale di ciascuno mediante un confronto di esperienze e successivamente è comparso il desiderio d’invitare vari professionisti nei nostri gruppi del martedì affinché ci aiutassero ad approfondire culturalmente e scientificamente i temi inerenti al rapporto tra etica e scienza. Il Gruppo Padovano di Psicologi Cattolici è nato in maniera abbastanza informale portando dentro di sé diverse domande parzialmente inespresse, fondamentalmente esso esprimeva l’esigenza di cercare dei cammini di riflessione e studio verso una psicologia non disgiunta dalle verità sull’uomo offerte dalla fede religiosa. Era insomma l’espressione d’un disagio da parte di alcuni psicologi di fronte al rischio d’una dicotomia fra la propria formazione in quanto psicologi, e la propria formazione in quanto credenti. Era possibile cercare d’individuare alcune linee per un'armonizzazione tra due differenti angolature da cui guardare all’umano: quella dello psicologo professionale, e quella dell’uomo di fede? Erano due linee destinate a restare divergenti e conflittuali? Tale conflittualità doveva portare necessariamente alla vittoria, per assorbimento, di una prospettiva dentro quella vincente? Oppure potevano aprirsi degli spazi interessanti di riflessione critica, confronto e dialogo? Era evidente che quest’ultima prospettiva poteva essere assai fruttuosa sia per lo psicologo in quanto studioso, ricercatore, e professionista, sia per l’uomo di fede, sempre in cerca d’una maggiore maturità proprio nella sua fede. Sarebbe stato importante inoltre superare certi “strabismi” che una visione dell’uomo a compartimenti stagni, prima solo come psicologo, e poi solo come “uomo di fede” rischiava di produrre. Il primo e più immediato campo di verifica e formazione fu quello della riflessione deontologica. L’approvazione del codice deontologico per gli psicologi professionisti fu una prima occasione per riflettere sulle implicazioni di fede sullo stile d’esercitare la professione di psicologo. Ben presto però ci si accorse che questo ambito per quanto interessante, finiva con l’essere ristretto e di scarso respiro. Un secondo tipo di strada percorsa fu quella “classica” della psicologia della religione, ma anche questa fu abbandonata come non rispondente veramente a quelle che erano le attese del gruppo. Il quadro di riferimento interdisciplinare elaborato dall’équipe di ricerca dell’Istituto di Psicologia dell’università Gregoriana di Roma s’è rivelato, a partire dal 1997 una pista di grande utilità didattica e formativa per un gruppo di auto-formazione come il nostro. La metodologia interdisciplinare ha infatti consentito al nostro gruppo di trovare un filo conduttore unitario, capace di dargli un senso d’identità culturale e continuità intellettuale, senza spegnere mai la vivacità d’un pluralismo d’apporti, contenuti, e linee di ricerca. Le tematiche trattate durante gli anni sono state infatti molteplici. Negli anni 1997/98 il gruppo si è concentrato su di una proposta di studio piuttosto teorica e metodologica: come poter costruire una visione antropologica che sappia armonizzare alcune linee di fondo provenienti dai contributi delle scienze umane, senza dimenticare le implicazioni antropologiche connesse alle verità della fede cristiana, desunte dalla riflessione teologica e filosofica. A questo primo gradino teorico se ne aggiunsero poi altri: come una visione antropologica rinnovata aiuta lo psicologo sia nella sua attività di valutazione, che in quella di accompagnamento, formazione, e terapia? La risposta a queste due ulteriori, impegnative domande contribuì a far sì che il gruppo non rimanesse ad un livello puramente teorico, ma divenisse un luogo vivo di confronto anche professionale. Dunque il nostro gruppo padovano di psicologi cattolici ha in qualche modo cercato d’affrontare due importanti nodi: uno teorico e metodologico (la riflessione sull’uomo come luogo di convergenza della ricerca psicologica e della fede), ed un altro maggiormente professionale ed applicativo (verso una rinnovata capacità di valutazione diagnostica e d’accompagnamento clinico e formativo). Nodi teorici, modalità operative professionali, maturazione dell’identità di psicologi cattolici, riconciliati nella propria cultura, professionalità, e fede religiosa: sono stati questi gli ambiti formativi in cui il nostro gruppo ha lavorato nel corso degli anni. Il convegno “Amori, Desideri, Paure” realizzato a Padova nel 2003 registrando un’inaspettata amplissima partecipazione di pubblico ci ha confermato nell’intuizione che le tematiche al centro del nostro dibattito e confronto intercettavano interessi e domande fondamentali. Nel 2005, la costituzione dell’Associazione “INSIGHT” ha raccolto l’eredità del decennale percorso del gruppo, che con questa rifondazione decideva di aprirsi in maniera laica ai contributi della ricerca e del dibattito psicologico, proponendosi al confronto interdisciplinare in una visione dell’uomo pluridisciplinare ed integrata. Tra il 2005 ed il 2006 sono stati indetti una serie di seminari di studio sul tema "MEMORIA - PERDONO - RICOSTRUZIONE" che hanno visto il contributo di specialisti provenienti da varie branche del sapere e settori operativi differenti: psichiatri, medici oncologi, docenti di bioetica, antropologi. Nell'anno associativo 2006/07 la triade tematica é stata intitolata "LIBERTA' - LEGAMI - IDENTITA'" ed a livello formativo si é incentrata su tre seminari condotti da padre Giorgio Bonaccorso, monaco benedettino Preside dell'Istituto S. Giustina di Padova sui temi: 1) Dalle emozioni distruttive alla libertà affettiva 2) La famiglia nella sofferenza e nella festa 3) Il ruolo del terapeuta tra con-fusione ed individuazione MISTERI - RELAZIONI - VISIONI Questa la triade di argomenti che ha costituito il tema generale delle iniziative di formazione 2007/10, e che ha portato ad un convegno aperto al pubblico sabato 17 aprile 2010, nell'aula E del Palazzo del BO - Università di Padova intitolato "Misteri Relazioni Visioni. Scienza, arte e fede in dialogo". Il convegno ha ricevuto l'accreditamento ECM - Educazione Continua in Medicina - con 4 crediti formativi. A) “MISTERI”: il confine tra fenomeni “mistici” e psicopatologia non è sempre nitido e netto come si vorrebbe. Nella pratica clinica può capitare di dover trattare persone e situazioni “border” in questo senso. InSIGHT ha proposto un seminario su questo delicato argomento mettendo in dialogo lo psichiatra Franco Fasolo e Padre Candido, esorcista operante in Padova nella chiesa del Carmine. B) “RELAZIONI”: le relazioni “curano”, questo sembra indubbio, almeno come potenzialità. Ma quali sono realmente i fattori, gli atteggiamenti, le parole, le azioni, i silenzi… terapeutici? Quali fattori sono legati alla persona/personalità del terapeuta? Quali alla sua preparazione/competenza? Padre Andrea Arvalli ofm psicologo psicoterapeuta ed un artista, Vasco Mirandola attore e formatore, si sono confrontati in chiave teoretica ed esperienziale. C) “VISIONI”: seminario con Il Dott. Facco, neurologo che opera a livello clinico con pazienti terminali. A seguito di questi incontri, ci siamo dedicati all'approfondimento di queste tematiche tramite un lavoro di supervisione reciproca e confronto tra casi clinici. La provenienza da diverse aree formative ed il trovarci a lavorare come psicologi in settori differenti (clinico-psicoterapeutico, scolastico, educativo, riabilitativo, consultoriale...) si é dimostrato una risorsa importante e fonte di arricchimento professionale ed umano per ciascuno di noi. RADICI - PASSIONI - ORIZZONTI A partire dall'anno associativo 2010 queste tre parole-chiave hanno costituito fondamento alle unità tematiche del gruppo InSIGHT, con sottotitolo "Dall'anestesia alla bellezza: il difficile travaglio della ricerca di senso". Con il seminario del 21 maggio 2011 attorno al monaco camaldolese Ivan Nicoletto abbiamo chiuso la prima tappa di questo percorso con un seminario aperto al pubblico sul tema: "Radici religiose e sviluppo dell'identità". PENSIERI - PREGHIERE - SENTIMENTI Mente, Anima, Legame Sicuro nella ricerca di significati e nelle psico-terapie. Nell'anno associativo 2013 questo l'ambito nel quale ci siamo mossi, alternando una serie di incontri "clinici" dedicati all'approfondimento della terapia di coppia ed individuale secondo il modello della EFT - Emotionally Focused Therapy. Ciò tramite visione di videoregistrazioni di sedute, simulate, supervisione e confronto reciproco aperto al contributo di tutti i modelli formativi e di riferimento che caratterizzano le nostre specifiche e differenti professionalità. parallelamente a ciò, si è organizzata una seconda serie di incontri di taglio più prettamente formativo lungo il solco del rapporto psicologia/spiritualità. In questo senso, due serate sono state dedicate all'"incontro con l'autore" don Giuseppe Maria Siviero, prete della diocesi di Padova cui si deve la pubblicazione del romanzo "Il Convegno" che affronta il tema del ruolo della donna nelle prime comunità cristiane. A don Siviero abbiamo chiesto anche un approfondimento relativo alla prassi teologica e pastorale del grande argomento del perdono (tema denso di implicazioni psicologico/emotive) nella sua genesi e sviluppo lungo la storia della chiesa. BISOGNI - MOTIVAZIONI - DESIDERI Questa la triade di riferimento a partire dall'anno associativo 2014. L'ottica è quella di una ricerca infra-disciplinare (i differenti modelli a riguardo nelle teorie psicologiche: Maslow, Bowlby, Murray, Rulla, Lacan, ecc...) ed interdisciplinare, che ci porti a chiarire i punti di convergenza/distinzione tra modelli più materialistici e basati su una concezione "pulsionale" (vedi quelli psicanalitici, ad esempio) rispetto a quelli aperti ad una visione più alta e spirituale dell'agire umano (l'antropologia cristiana e la riflessione "3D" di Rulla, ad es.) Si tratta, in sostanza, di riflettere sulle basi fondanti le spiegazioni dei comportamenti umani (bisogni, motivazioni, desideri): un argomento cruciale non solo dal punto di vista teorico, ma anche rispetto agli indirizzi terapeutici che come terapeuti si forniscono ai pazienti (es.: insistere più sulla "valorizzazione di sè", con le possibile derive ego-centrate, rispetto ad una visione del Desiderio e della capacità di Desiderare dove il Bene per sè non è disgiunto da quello degli altri: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Nell'ottica degli 8 incontri annuali normalmente in programmazione InSIGHT, la suddivisione prevista offre 3-4 incontri di formazione invitando in ciascuno di essi dei relatori, da intervallare a 4-5 incontri dedicati alla supervisione di gruppo su casi clinici, orientati attorno alle tematiche delle motivazioni-bisogni-desideri, arricchente metodica questa - della supervisione reciproca ed interdisciplinare - che abbiamo felicemente e con soddisfazione adottato in questi ultimi anni. |